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Lasciata alle spalle la parte più antropizzata del percorso, questa tappa porta a San Leo, luogo ispiratore del Cammino e borgo tra i più visitati del Montefeltro.
Dal convento di Santa Croce si resta a fondo valle, oppure si può effettuare una deviazione salendo fino al bel centro storico di Verucchio, su un promontorio roccioso a picco sulla Valmarecchia e dominato dalla fortezza malatestiana. Si passa in sponda sinistra del fiume Marecchia costeggiandolo per diversi chilometri fino alla rupe della Madonna di Saiano, dove vale la pena effettuare una breve deviazione a/r e salire sulla cima al piccolo eremitaggio. A seconda del periodo, da qui si procede guadando il fiume costeggiandolo poi in sponda destra, oppure risalendo il panoramico crinale sulla sinistra orografica.
Da Ponte Santa Maria Maddalena si lascia nuovamente il fondovalle salendo per stradine campestri, immersi in un panorama sulla media-alta valle, fino all’antico convento di Sant’Igne, costruito nel luogo dove Francesco e frate Leone bivaccarono la notte precedente l’ingresso a San Leo, dunque sosta obbligata anche per i pellegrini.
Ancora un paio di chilometri e, con una veduta spettacolare sulla rupe e la possente fortezza, si arriva a San Leo.
Nuovo percorso da Villa Verucchio a Ponte Santa Maria Maddalena
Nella prima metà della tappa il nuovo percorso riduce complessivamente i tratti di asfalto e procede in ambiente più naturale, con scorci molto panoramici lungo la variante invernale.
Superato il cimitero di Villa Verucchio, dopo 100 metri si arriva alla SP 15 dove inizia la modifica (Foto 1).
Resta comunque la deviazione a sinistra verso il centro di Verucchio, che merita una visita e presenta un’offerta ricettiva che integra quella della frazione di Villa Verucchio.
Deviazione per Verucchio
Si segue il percorso originario fino all’uscita dal centro del paese, dove la via Viggiolo raggiunge via Borgo. Qui si svolta a destra e, dopo poche decine di metri, in corrispondenza di una edicola votiva, si prende a sinistra una ripida discesa che termina su via Budrio. Si svolta a destra, ancora in discesa per circa 900 metri; superato il ponte sulla SS Marecchiese si lascia la strada per scendere su uno sterrato che consente di tagliare un ampio tornante. Ritornati nuovamente sulla via Budrio si continua a scendere giungendo in breve alla sottostante via Ponte. Imboccato il marciapiede sulla destra si arriva al ponte sul Marecchia; per attraversare in sicurezza la strada, si supera una rotonda e si attraversa la via, al passaggio pedonale, tornando verso il ponte e confluendo sul percorso che arriva da Villa Verucchio.
Chi percorre il Cammino in direzione Rimini e intende passare per Verucchio, qui trova il segnale di deviazione.
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Chi non sale a Verucchio, al bivio dopo il cimitero svolta a destra (Foto 1)
Foto 1
Si raggiunge subito la S.S. Marecchiese e la si attraversa al passaggio pedonale proseguendo in direzione monte. Superato il parcheggio di un supermercato si continua sulla parallela via Ponte ininterrottamente fino al ponte sul fiume grazie al quale si passa sull’altra sponda. Al termine del ponte si attraversa la strada proseguendo tenendo la sinistra su via Palazzo. La si percorre per circa 800 m. fino a trovare a sinistra l’ingresso di una pista ciclabile. La pista ciclabile termina incrociando la strada carrozzabile e dopo circa 500 m si giunge al mulino di Saiano (rudere sulla destra).
Qui si trova un bivio tra il percorso estivo e quello invernale (seguire le frecce che indicano quale direzione prendere - foto 2).
Foto 2
Percorso estivo (con presenza del ponte mobile al guado del mulino di Saiano)
Si svolta a sinistra sulla pista che costeggia il fiume, fino a raggiungere il ponticello mobile che nei mesi meno piovosi consente il guado, tornando in sponda destra e riprendendo il percorso originale.
Rispetto al precedente percorso, questa modifica accorcia la tappa di circa 2,6 km riducendo di circa 130 m il dislivello positivo e di 2,5 km i tratti di asfalto.
Percorso invernale (in assenza del ponte mobile al guado del mulino di Saiano)
Rispetto al percorso originale la tappa si allunga di circa 1,1 km, il dislivello aumenta di 270 m. e i tratti in asfalto diminuiscono di circa 700 m.
Si prende a destra la sterrata che sale in direzione Montebello (via Sabioni) e la si segue ininterrottamente fino a che termina a un bivio sotto il borgo di Montebello. Qui si prende a sinistra la pista (Via Rontagnano) che, dopo una casa, curva a destra e prosegue salendo sul crinale spartiacque tra la Valmarecchia e la valle dell’Uso (il panorama di questo tratto ripaga la fatica della salita). Dopo circa 1,5 km, superati alcuni ruderi, a un bivio si prende a destra (Foto 3).
Foto 3
Si percorre la strada sterrata per circa 400 m fino all'incrocio per Ca' Migliorino. Si tiene la sinistra e si prosegue per altri 400 m circa fino ad incontrare sulla sinistra uno stretto sentiero che sale al Monte Matto (Foto 4).
Foto 4
Si tiene a destra e dopo un centinaio di metri si scende piuttosto ripidamente su fondo argilloso, che in caso di pioggia richiede molta attenzione, per poi risalire altrettanto ripidamente. Ancora un centinaio di metri e si trova un altro stretto sentiero che proviene da sinistra. Si prosegue dritto e dopo altri 400 m si esce dalla macchia, si percorre il crinale con a destra un ampio panorama sulla valle dell'Uso fino a lasciarlo dopo circa 500 m per imboccare il sentiero che scende a sinistra. Si incrocia un sentiero da destra e si prosegue dritto e dopo circa 200 m si giunge nell'abitato di La Valle.
Raggiunto l’abitato di La Valle, si prende un sentiero sulla sinistra che dopo un centinaio di metri curva a destra scendendo tra i campi alla sottostante Cà Bigoncio. Si ignora la svolta a destra della strada bianca, procedendo dritto superando la case oltre le quali si trova un bivio che si prende a sinistra.
Il sentiero scende nel bosco fino a Cà Cipriano, su fondo ciottoloso, fare molta attenzione. Arrivati alle case si procede sulla strada asfaltata che in 0,5 km raggiunge la via Uffogliano sulla quale si svolta a sinistra in discesa. Superato un allevamento, si arriva a un tornante a destra che si può tagliare scendendo su una ripida stradina tra le case. Tornati alla strada principale, si arriva al Ponte sulla SS Marecchiese dove ci si ricongiunge al percorso originario.
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